Così il dottor Matteo Bertelli rilancia la ricerca attorno alle molecole naturali
Il sonno è importante per mantenersi in salute e sentirsi bene durante la giornata.
I disturbi del sonno non sono da sottovalutare perché possono influire sull’aumento del rischio d’insorgenza di differenti patologie più o meno gravi.
E’ bene ricordare che l’ormone che svolge un ruolo essenziale nella fisiologia del sonno, e nella regolazione del ciclo sonno-veglia, è la melatonina.
Questa viene prodotta dalla ghiandola pineale, una ghiandola endocrina situata nel cervello, denominata anche epifisi.
La melatonina è un ormone prodotto naturalmente dal nostro organismo ed è molto importante, in quanto ne regola il ritmo circadiano.
Essa deriva dal triptofano, un amminoacido essenziale che non viene sintetizzato all’interno dell’organismo e deve essere assunto attraverso l’alimentazione. Lo si può trovare in molteplici alimenti, soprattutto all’interno delle proteine alimentari, sia vegetali che animali. I cibi che ne contengono un maggior quantitativo sono i cereali come i semi di soia, il farro e l’avena, i legumi come fagioli, lenticchie e piselli, alcune verdure come gli asparagi e gli spinaci, e cibi altamente proteici come le mandorle e l’uovo.
Dal triptofano viene sintetizzata la serotonina, comunemente nota come “ormone del buonumore”, che ha numerose funzioni tra le quali quella di sostenere gli equilibri umorali del nostro sistema nervoso centrale e, a sua volta, sintetizzare melatonina.
La secrezione di quest’ultima viene regolata dalla luce: quando lo stimolo luminoso arriva alla retina, viene trasmesso un segnale all’epifisi dove viene inibita la sua secrezione. Al contrario, il buio ne stimola il rilascio.
Perciò la melatonina ha un picco nelle ore notturne e, invece, valori più bassi durante il giorno.
Purtroppo, in questi ultimi anni, a causa della vita frenetica, dello stress sul lavoro e a casa, del manifestarsi della pandemia, stiamo assistendo ad un incremento notevole di persone che soffrono di insonnia o di un sonno poco riposante e agitato.
Inoltre, è bene sottolineare che, con il passare del tempo e l’aumentare dell’età, la ghiandola pineale va pian piano a calcificarsi e, di conseguenza, il nostro organismo produce sempre meno melatonina.
Da qui la maggior probabilità di manifestare problematiche legate al sonno in età avanzata.
Su questo fronte, per ovviare a questa carenza dovuta al passare dell’età e ad uno stile di vita frenetico e stressante, la medicina, nel corso degli anni, ha fatto notevoli progressi, a cominciare dalla sintesi di questa sostanza in laboratorio fino alla produzione, sotto forma di compresse o liquido per l’assunzione orale e all’utilizzo come integratore naturale.
E proprio qui sta la maggiore innovazione: l’impiego di molecole naturali per la prevenzione e il benessere dell’organismo.
Dottoressa Valentina Medeghini