Così il dottor Matteo Bertelli rilancia la ricerca attorno alle molecole naturali
La notizia sta rimbalzando di quotidiano in quotidiano e di rivista specializzata in rivista specializzata: un’azienda biotech milanese è stata quotata all’indice Nasdaq. Una novità assoluta per il nostro settore legato alle biotecnologie ma anche un segno dei tempi: è il biotech a segnare la strada per il futuro socio-economico del Belpaese. E questo è un altro segnale di come l’avvenire italiano venga disegnato quotidianamente dalle scelte delle aziende che operano nel campo della progressione tecnologica.
La realtà in questione si chiama Genenta. Nella descrizione presente sul sito ufficiale dell’azienda (che ha sede a Milano) si legge quanto segue: “Siamo una società di biotecnologie all’avanguardia per lo sviluppo di lentivirus first-in-class terapie geniche e cellulari nel cancro. In Genenta, utilizziamo la consegna di citochine basata sui geni per attivare il sistema immunitario all’interno del tumore, fornendo una risposta antitumorale controllata, mirata e duratura”. Siamo insomma nel campo delle terapie geniche finalizzate alla battaglia contro il cancro: un’eccellenza assoluta del nostro panorama.
Come si legge su Agenzia Comunica, il complesso meccanismo studiato e messo a punto da Genenta è stato spiegato del dottor Pierluigi Baracchi, che è uno dei fondatori dell’azienda in oggetto: “per farla semplice, armiamo le cellule del sistema immunitario per combattere il cancro. Ingegnerizziamo le cellule staminali del sangue, le mamme di tutti i globuli bianchi che ci difendono da tutto e dovrebbero farlo anche dai tumori, tramite un vettore virale che integra nel DNA una proteina anti-tumorale. Questi globuli bianchi, monociti e macrofagi, infiltrano il tumore e questa volta sono armati per interferire nello sviluppo delle cellule malate e sono in grado di richiamarne altre in rinforzo. Il nostro approccio potrebbe valere per vari tumori. Siamo una piattaforma. Abbiamo esperimenti per cancro al colon retto, metastasi al fegato, polmone. Per ora siamo su pazienti su due indicazioni, Glioblastoma (cervello) e Mieloma (sangue)”.
Nell’augurare la miglior fortuna a questa realtà, non possiamo non sottolineare almeno due aspetti su questa storia: uno riguarda la naturalezza con cui il mondo sta, a passi lenti ma decisi, sposando le nuove tecnologie, anche nelle loro forme più rivoluzionarie quali la terapia genica; il secondo è invece inerente la traiettoria che l’economia italiana sta prendendo: quella che muove verso la rivoluzione scientifica.