Così il dottor Matteo Bertelli rilancia la ricerca attorno alle molecole naturali
Latitudo 40 Srl è una delle start-up accelerate scelte nell’anno da G-Factor per essere accelerate. G-Factor è l’incubatore-acceleratore di Fondazione Golinelli, di cui abbiamo già avuto modo di parlare nel corso del 2021, con una serie d’interviste a realtà davvero interessanti per il panorama dello sviluppo tecnologico in ambito biomedico e non solo. In questo caso, Latitudo 40 Srl è stata selezionata dalla call I-Tech Innovation 2021 di CRIF e Fondazione Golinelli per il settore FoodTech/Agritech.
“Il nostro team di founder condivide un lungo rapporto di amicizia ultra decennale e una grande passione per l’innovazione e la tecnologia. Questi elementi, uniti alla nostra passata esperienza professionale nel settore delle tecnologie spaziali e delle applicazioni information technology per progetti mission critical ci ha spinto a provare una nuova avventura imprenditoriale. Utilizzare i dati provenienti dai satelliti di osservazione della terra, oltre 300 satelliti che ogni giorno sfrecciano sulla nostra testa scattando fotografie del nostro pianeta, offre enormi possibilità per migliorare la vita dei cittadini e migliorare i processi industriali e produttivi. Raccogliere, elaborare e analizzare questi dati è un processo molto complesso, che richiede diverse competenze tecniche e investimenti, per questo motivo questa tecnologia non ha ancora raggiunto il mercato mainstream. La nostra idea è nata intorno al concetto di “semplificare la complessità”, utilizzando le nostre esperienze passate per creare una nuova piattaforma software in grado di svolgere in automatico una serie di compiti, noiosi e ripetitivi, e di analizzare le immagini con algoritmi di intelligenza artificiale e computer vision. Nel nostro percorso di analisi del mercato, delle esigenze dei clienti e delle potenzialità di sviluppo futuro abbiamo esplorato diversi modelli di business, alla fine siamo arrivati a concentrarci su due settori: l’agricoltura di precisione e la lotta al cambiamento climatico nelle città”.
“Il team building è stata un’attività che ci ha visti particolarmente impegnati negli ultimi anni. Intorno al nostro founder team abbiamo creato un team di giovani appassionati di tecnologia e con una forte visione orientata all’innovazione. Il nostro team è cresciuto fino a 10 persone, in Italia e Germania, e abbiamo un obiettivo di raddoppiare il numero di occupati nel 2022. Il team ha competenze trasversali utili allo sviluppo di prodotto e al lancio sul mercato”.
“Fin dall’inizio la nostra azienda si è concentrata su un mercato internazionale, lavoriamo direttamente con i clienti finali o abbiamo dei partner tecnologici che ci aiutano a integrare le nostre soluzioni in progetti più complessi. Al momento possiamo dire che la nostra soluzione è adottata da città come Torino, Barcellona, Helsinki e tante realtà locali. Siamo molto attivi anche nei progetti della commissione Europea e collaboriamo con l’Agenzia Spaziale Europea”.
“Una bellissima domanda. Tra dieci anni sicuramente speriamo di vivere in un mondo più sostenibile e con meno problemi connessi agli effetti del cambiamento climatico. Speriamo che questo risultato sia stato possibile anche grazie al contributo offerto dalla nostra azienda e dalla nostra tecnologia. Immaginiamo di vedere tanti giovani appassionati alle tecnologie spaziali impegnarsi per nuovi progetti e nuove soluzioni”.
“Il nostro principale progetto attuale è quello di creare un modello che consenta alle aziende private di dare un contributo alla sostenibilità urbana e al miglioramento della qualità della vita nelle nostre città. Un modello in cui i privati collaborano con il pubblico per far crescere l’infrastruttura verde (viali alberati, parchi urbani, aree di biodiversità) delle città per incrementare la capacità di cattura di Co2. Gli alberi possono darci una mano a ridurre gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento, oltre che avere un positivo effetto sul benessere psicofisico dei cittadini. Il nostro progetto è quello di usare la capacità di cattura di Co2 delle città e di metterla a disposizione su un marketplace per lo scambio di carbon credit. Le aziende possono acquistare questi crediti e utilizzarli nei lori piani di comunicazione orientati alla sostenibilità. Questo è il nostro progetto di punta su cui scommettiamo il nostro futuro”.