Così il dottor Matteo Bertelli rilancia la ricerca attorno alle molecole naturali
Un paio di premi vinti e parecchia voglia di crescere in parallelo ai progetti messi a punto: InSimili è un altro spin-off interessante dello scenario del Belpaese. La pandemia – come leggerete – è un fattore che alcune realtà tengono in considerazione quando si tratta di valutare il ruolo esercitato dalla scienza in questa fase storica. Lo spin-off che abbiamo intervistato in questa circostanza ritiene che la scienza abbia dimostrato di essere un architrave irrinunciabile per lo sviluppo e la tutela del benessere collettivo. Lo sguardo, pure in questo caso, è rivolto al futuro, dunque ad una prospettiva quantomeno decennale.
InSimili è uno spinoff dell’Università di Bologna che si è costituito a febbraio 2021. Valorizziamo una tecnologia che abbiamo sviluppato nei nostri laboratori e brevettata. Il team, che lavora insieme da diversi anni, è composto dalla Prof.ssa Stefania Rapino, principale inventrice della tecnologia, dal Dr. Marco Malferrari, biologo ed esperto di colture cellulari, da Maila Becconi, co-inventrice della tecnologia e dottoranda in “nanoscienze per la medicina e per l’ambiente”, e da Francesco Falciani, assegnista di ricerca di formazione chimica.
La tecnologia di InSimili è stata sviluppata e brevettata dal team. Siamo in grado di ricreare in vitro alcune condizioni patologiche e fisiologiche dei tessuti umani e per questo motivo siamo in grado di studiare l’efficacia dei farmaci in un ambiente che è più simile a quello dove poi si troveranno ad agire. Attualmente, il processo di selezione dei farmaci prevede una prima fase pre-clinica dove i composti vengono sperimentati in laboratorio su cellule e poi su modelli animali; i composti che passano questa prima fase vengono quindi sperimentati sull’uomo in fase clinica. Il tasso di successo dei composti che arrivano in sperimentazione clinica e superano questa fase è molto basso, per alcune patologie come i tumori ben il 95% di composti che vengono portati in sperimentazione sull’uomo risulta poi inefficace. Con la nostra tecnologia vogliamo abbassare il numero di questi fallimenti in modo tale da rendere più efficace e veloce la selezione dei farmaci.
Collaboriamo con altre realtà universitarie e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico italiani. Collaboriamo con AlmaCube e grazie a questa iniziativa con la Fondazione Golinelli.
Crediamo che l’Italia sia il giusto punto di partenza per questa grande avventura, in questo momento storico è sempre più chiara l’importanza dell’innovazione tecnologica e i benefici che questa comporta. Dopo una situazione pandemica critica, dalla quale stiamo uscendo grazie alla ricerca, è ancora più chiara l’importanza della scienza nella vita di tutti i giorni. Speriamo che gli strumenti e le risorse che l’Italia mette a disposizione in questo ambito possano aumentare per supportare la crescita e lo sviluppo del settore biotech, fondamentale oggi più che mai. Siamo molto fiduciosi che il futuro del biotech in Italia sarà roseo e siamo fieri di poter essere parte del cambiamento e contribuire a questo fondamentale processo.
Nel 2019 siamo stati i primi classificati per la Startcup Emilia Romagna 2019 e primi classificati per la call for business plan dell’ateneo di Bologna. La passione per la ricerca ci ha fatto fare un passo avanti nel mondo dell’innovazione tecnologica. Fin da subito abbiamo creduto in InSimili e nel suo potenziale, ma aver ricevuto un buon feedback dall’esterno ci ha aiutato a perseverare per il raggiungimento del nostro obiettivo. Determinazione, passione e voglia di rispondere alle sfide del nostro tempo sono sicuramente le nostre caratteristiche principali.
Tra dieci anni crediamo che InSimili sarà una realtà conosciuta e apprezzata a livello internazionale. Continueremo a essere un’azienda ad alto contenuto di innovazione, all’avanguardia e in costante crescita. Speriamo che InSimili possa diventare un nuovo paradigma di sperimentazione dei farmaci tale da contribuire a rispondere a quei bisogni di salute che non sono ancora stati soddisfatti. Crediamo molto nella nostra tecnologia e nel nostro potenziale e, grazie anche al supporto di chi da anni promuove l’innovazione nel nostro paese, siamo consapevoli di poter diventare, partendo come team di scienziati, un team di innovatori.
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